lunedì 18 ottobre 2010

Studio Fotografico Casalingo

Per fare foto in casa è sufficiente una macchina fotografica, un flash e un muro libero.
Per fare foto un pò più belle servono un paio di flash (vedi Lo Strobismo - Introduzione).
Per avere i risultati migliori serve anche un buon fondale.

Fondali
Usare un muro come sfondo non è poi un'idea tanto cattiva. Si può usare sia in maniera "classica", per creare un colore di fondo uniforme dietro al soggetto, che in maniera "creativa", ad esempio con il soggetto appoggiato su di esso e inquadrato un pò di lato, in modo che il muro in quanto tale entri a far parte della foto.
Non è però sempre facile trovare in casa un muro libero da arredi, o di colore uniforme, o di un colore che non diventi troppo ripetitivo.

(foto dal web)
I fotografi professionisti usano spesso rotoli di carta larghi tre metri e lunghi dieci, attaccati al soffitto, srotolati fino a coprire il pavimento. Vanno benissimo se hai un budget elevato (cifre a tre numeri) e il posto dove lasciarli quando non li usi. Considerando poi che ad ogni uso si sporcano o tagliano (sotto i piedi del soggetto) per cui durano magari solo una manciata di volte, la spesa potrebbe risultare veramente eccessiva.

I teli di stoffa sono una valida alternativa. Sono economici, leggeri, poco ingombranti, lavabili. Un vecchio lenzuolo è un tipico sfondo a costo zero; nei discount si possono comprare lenzuola matrimoniali di ogni colore con pochi euro.


Il limite dei lenzuoli sta nella dimensione: non sono abbastanza grandi per coprire sia lo sfondo che il pavimento con un soggetto in piedi. In questi casi o si uniscono due lenzuola, sapendo di dover poi cancellare la giuntura in photoshop, oppure si compra un pezzo di stoffa sufficientemente grande.
Io ho comprato una stoffa bianca di 2,80x6 metri in un negozio di stoffe a Milano al prezzo di 36 euro. Sicuramente si può trovare anche a meno, e forse 5 metri bastano.

Per usare un telo come fondale occorre un supporto a cui attaccarlo. Se si dispone di mensole robuste al posto giusto è sufficiente una grossa pinza ad ogni estremo e il fondale rimane in posizione.
Altrimenti è possibile inserire nel muro dei tasselli con anello d'acciaio, da usare sempre con le pinze.
Un lenzuolo attaccato a un anello
d'acciaio con una pinza
Un lenzuolo attaccato a una
mensola con una pinza












Ovviamente se i punti di aggancio sono troppo alti è necessario usare una scala per attaccare il telo.
Un sistema più comodo consiste nell'usare un tubo telescopico orizzontale mobile a cui attaccare la stoffa. In commercio esistono strutture in tubi telescopici con cavalletti laterali pieghevoli, al prezzo minimo di 80 euro. Con una frazione di tale cifra si può fare da sè.
Componenti per appendere il telo
Per il mio studio casalingo ho costruito una specie di "stendipanni" a carrucola che posso far scendere con una corda in modo da attaccare il telo con comodità. I componenti usati sono:
  • 2 anelli con tassello da inserire nel soffitto o nel muro: 1€
  • 1 corda di cotone di 20 metri: 6€
  • 2 carrucole: 2€
  • 1 tubo telescopico in acciaio lungo 3 metri: 4€
  • 2 gancetti di metallo: 1€
Tubo telescopico
Carrucola di sinistra
A questi si aggiungono le pinze necessarie ad attaccare il telo.
Tutti questi componenti li ho trovati da Leroy Merlin. Il tubo telescopico è del tipo a cui si attaccano le scope o i rulli per verniciare. Era pure in offerta. La corda di cotone non è uno spago ma è del tipo "a treccia", molto morbida e resistente. Si trova di fianco alle "corde da muratore".
Carrucola di destra
Per appendere il tubo ho inserito due anelli nel soffitto a cui ho agganciato le carrucole, poi ho fatto passare due pezzi di corda nelle carrucole e a ciascuna estremità ho attaccato le estremità del palo tramite due gancetti in modo da poter staccare il palo facilmente.
Le pinze per attaccare il telo si possono trovare su eBay a dieci euro la coppia (chiave di ricerca: "backdrop clamp"), come quelle nere nella foto dei componenti, oppure sempre da Leroy Merlin nel reparto "morsetti" come quelle grigie nella stessa foto (e mi pare costino meno).

Un effetto creativo con le pieghe
Un problema che hanno i teli, rispetto ai rotoli di carta visti sopra, è quello delle pieghe che si formano quando sono immagazzinati. Certo è possibile stirarli con un ferro da stiro o con un getto di vapore, ma la cosa migliore è tenerli "stropicciati", quindi non piegati come un normale lenzuolo ma accartocciati. In questo modo le pieghe che si formano sono meno nette e creano un effetto che è possibile, volendo, sfruttare. Comunque su un telo bianco in genere le pieghe spariscono quando lo si illumina direttamente. Un telo nero deve invece essere tenuto in ombra. Se poi si usa un diaframma molto aperto e il soggetto viene posto a una certa distanza dallo sfondo, le pieghe si sfocano.



Luci
Per illuminare il soggetto si può scegliere tra luce continua o flash. La luce continua può essere prodotta dai lampadari presenti nella stanza (poco potenti e poco versatili) o da lampade alogene acquistate al brico. La luce continua è molto comoda perchè è possibile vedere ad occhio nudo l'effetto finale ancor prima di scattare la foto, ma ha una serie di problemi:

  • la luce continua, essendo costantemente accesa, abbaglia il soggetto che tenderà a strizzare gli occhi
  • La luce continua scalda parecchio, e d'estate senza aria condizionata potrebbe portare il soggetto a sudare, creando come minimo uno sgradevole effetto lucido sulla pelle
  • La luce continua consuma parecchia corrente elettrica, e tre luci potrebbero consumare come una stufetta
La luce non continua, ovvero il flash, può essere prodotta dal flash incorporato nella macchina e da flash esterni. I flash esterni possono essere del tipo portatile a batteria, eventualmente dotati di fotocellula o simile (vedi Lo Strobismo (parte 2) - Strumenti e Tecniche), oppure del tipo "da studio", ovvero collegabili alla presa elettrica.
Un flash da studio professionale
I flash da studio professionali costano oltre 200 euro e hanno caratteristiche non necessarie ad un amatore: elevata potenza, sistema di raffreddamento, schermo LCD per le regolazioni, potenza variabile, tempi di ricarica veloci, luce pilota (una luce continua di bassa potenza che serve a verificare l'effetto della luce), sistema di aggancio per accessori di vario tipo.
Esistono in commercio dei flash non professionali e molto economici che servono altrettanto bene allo scopo. Io ho comprato due flash da 18 euro che hanno la fotocellula incorporata e nient'altro. Non si può regolare la potenza, ma per questo è sufficiente avvicinare e allontanare il flash, oppure coprirlo con un fazzoletto. Non ha un sistema di raffreddamento, ma non ho intenzione di scattare una foto ogni due secondi per un'ora di fila. Non ha la luce pilota, ma non mi serve.
Flash da studio economico
In totale adesso ho sei flash: due "lampade da studio" di cui ho appena parlato, tre flash cinesi con fotocellula incorporata presi su eBay per poche decine di euro, e un flash antico che usavo con una vecchia Pentax e che ho riciclato attaccandoci una fotocellula.



Portaflash
Staffa per flash
E' molto importante riuscire a posizionare i flash in maniera opportuna per ottenere la foto desiderata. Il modo più semplice per farlo consiste nel montare il flash (del tipo "portatile") su una apposita staffa che gli consente di stare in piedi quando appoggiato su un ripiano. Queste staffe vengono a volte regalate con i flash, oppure possono essere comprate per pochi euro.




Staffa per flash con attacco per cavalletto e ombrello
Volendo montare il flash su un cavalletto (vedi dopo) è necessario acquistare un apposito accessorio, come questo dotato di testa snodabile.









Pinza con perno
Invece di un cavalletto è possibile utilizzare una pinza dotata di un perno standard. Questa pinza può ad esempio essere attaccata a una mensola e su di essa può essere montato l'attacco snodabile visto sopra.







Cavalletti

Se la pinza è una soluzione economica, sicuramente non è la più comoda. Il modo migliore per posizionare una luce è l'utilizzo di un cavalletto dedicato. I cavalletti possono essere molto costosi. Per le esigenze di un dilettante vanno benissimo quelli che si trovano su eBay, come il seguente:

Kit cavalletto per lampada flash
Con meno di 30 euro si può comprare un cavalletto completo di custodia di trasporto, portaflash (in questo caso per il tipo "da studio") e ombrellino bianco. Dato che il perno del cavalletto è universale, su di esso può anche essere montata la staffa snodata per il flash portatile.

Ombrelli
Un ombrello nero-argento
Gli ombrelli, che si montano sui portaflash dotati dell'apposito foro, servono a modellare la luce. Gli ombrelli bianchi possono essere usati sia per riflettere il lampo sia facendolo passare attraverso (possono quindi essere orientati rispettivamente con l'interno verso il soggetto oppure con l'esterno verso il soggetto). Gli ombrelli argento e nero si usano invece solo per riflessione. Lo scopo di un ombrello è di creare una sorgente di luce più ampia, e nel caso di quelli bianchi anche di renderla più diffusa.

Risultato Finale
La foto seguente mostra lo studio casalingo nella configurazione finale, con un telo bianco 3x6 appeso alla carrucola e un lenzuolo nero del Carrefour appeso al muro.
Risultato finale
E' una configurazione molto versatile in quanto consente di scattare foto con due fondali diversi semplicemente girandosi da un altro lato. Le foto seguenti mostrano l'inquadratura su sfondo nero e su sfondo bianco:
Postazione con sfondo nero
Postazione con sfondo bianco

























Si può notare come le pieghe della stoffa non siano visibili sul telo nero e nemmeno sul bianco nella zona maggiormente illuminata. Un'altra inquadratura:
Risultato finale - dettaglio
Prova
In mancanza di altri soggetti sottomano, la prima prova è un autoritratto. Lo sfondo è stato illuminato a tal punto che le pieghe sono scomparse.
Autoritratto su sfondo bianco


















Utilizzo alternativo
Quando non in uso, lo studio casalingo può essere facilmente smontato (ad eccezione dei tasselli e delle carrucole) oppure utilizzato per altri scopi:
Stendipanni fotografico
(illuminato con flash da studio su pinza)




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