domenica 29 agosto 2010

Lo Strobismo - Introduzione

Background
Lo strobismo non è una malattia degli occhi, ma una tecnica creativa di utilizzo del flash.

Un libro strobista (foto dal web)
Me ne sono imbattuto quasi per caso dopo aver acquistato la mia reflex. Volevo comprare un libro di fotografia, tanto per entrare nell'atmosfera giusta, e girando un pò a caso sul web ho deciso di comprare questo libro: "The Hot Shoe Diaries". Mi interessava perchè sembrava spiegasse come usare al meglio il flash, cosa che sapevo di non saper fare. E' un libro molto bello, spiritoso, e "professionale": non solo l'equpaggiamento utilizzato vale migliaia di euro, ma anche il tempo e la cura spesi per ogni scatto richiedono motivazioni forse più forti di quelle di un hobbista, sia da parte del fotografo che da parte dei soggetti.

Fatto sta che il discorso di base mi ha intrigato. La tecnica consiste nell'utilizzare flash lontani dalla macchina, attivati a distanza durante lo scatto. Uso il plurale perchè i flash possono essere più di uno, anche decine volendo. Lo scopo è duplice: evitare l'effetto "flashato" tipico degli scatti normali, e aprire infinite possibilità creative.

Parto subito con l'esempio. La foto seguente è stata scattata usando il flash incorporato (pop-up flash):
Pop-up flash
Il risultato a prima vista sembra bello, ma guardando meglio ci si accorge di alcune cose che potrebbero essere migliorate: c'è un riflesso sul muro e sulla ciotola (l'effetto "flashato" di cui parlavo prima), ci sono brutte ombre sul muro (ad esempio dietro il lampioncino ma anche dietro la zucca) e gli oggetti sono illuminati troppo uniformemente (effetto "piatto").

La foto seguente è stata scattata con tecnica strobista:
Strobismo
Si intuisce subito che l'effetto globale è migliore. Analizzando le differenze si scopre che il riflesso sul muro è sparito, le ombre nette sul muro si sono trasformate in un alone gradevole, gli oggetti non sono più piatti (si confronti ad esempio il tamburo, che nella prima foto sembra disegnato mentre nella seconda risulta chiaramente inciso) e in generale ci sono molti più effetti di chiaroscuro (sul tavolo, sulla zucca).

Setup
Per i miei esperimenti ho impostato lo "studio fotografico" come mostrato nella foto seguente:
Lo studio fotografico da strobista
Il soggetto è stato composto su un tavolo alto non ben visibile in questa foto. La macchina fotografica, montata su un cavalletto, era azionata con un telecomando e collegata al PC tramite una prolunga USB di 5 metri che mi consentiva di utilizzare il "Tethered Capture" (vedi post precedente: Usare il PC come preview). Lo schermo del PC, nascosto alla vista, era proiettato su uno schermo ben più grande.
Questo setup mi consentiva, con estrema facilità, di scattare una foto, vedere immediatamente il risultato sullo schermo, aggiungere una descrizione delle impostazioni utilizzate, il tutto comodamente seduto sullo sgabello.

Ma serve?
E' possibile scattare una buona foto, migliore di quella ottenibile col solo flash incorporato, senza però la complicazione dello strobismo?

Se lo scopo è ottenere una foto "descrittiva" e si dispone di un cavalletto per la macchina fotografica, è sicuramente possibile ottenere un buon risultato con la luce naturale (senza flash). La foto seguente è illuminata da una finestra dietro la macchina:
Luce naturale: 3 secondi a f/11
Il problema di questo approccio è che non sempre la luce è disponibile (ad esempio di sera) e che non sempre è possibile direzionarla come si vuole. Nella foto sopra la luce frontale ha reso la foto un pò piatta e poco interessante. Sarebbe stato meglio avere una luce laterale, ma la finestra non c'era!
Un altro modo semplice per migliorare la foto di partenza consiste nell'utilizzare il pop-up flash in maniera diversa.

Fill pop-up flash
Nel primo esempio il flash è stato usato in modalità "fill", ovvero la macchina ha eseguito uno scatto come senza flash (quindi 3 secondi) ma ha anche fatto scattare il flash. Questa tecnica è molto usata per schiarire i volti quando si fotografano persone in controluce, ma è utile in qualunque situazione per fare foto più naturali rispetto al flash normale. Io scatto sempre in qesta modalità ("slow rear" sulla mia macchina) quando non faccio lo strobista. Nel caso in esame la differenza con il flash normale non è molto visibile, se non per un'ombra meno scura dietro la piramide rossa.

Fill pop-up flash con diffusore
Nel secondo esempio è stato applicato un diffusore al flash. Questo consente di rendere meno diretta la luce, generando ombre più morbide. Rispetto alla foto precedente l'ombra dietro alla zucca (a sinistra) è infatti praticamente scomparsa, e quella dietro alla piramide rossa è meno netta. Come diffusore si può usare una semplice calza bianca o un fazzoletto legati al flash o fissati con un elastico, oppure si può comprare qualcosa di più comodo. Io ne ho comprato uno su ebay a un paio di euro, che oltre al bianco ha un diffusore arancione e uno azzurro. I diffusori colorati non li ho mai usati, ma potrebbero servire sia per effetti creativi, sia per adattarsi al colore di luci già presenti nella scena (arancione per lampadine a filamento, blu per il neon, ma anche verde che qui non c'è).
Diffusore per pop-up flash

Un altro modo per migliorare la foto di partenza senza strobismi consiste nell'utlilizzare un flash "vero" montato sulla macchina. I flash veri hanno parecchi vantaggi rispetto al flash incorporato: sono più potenti, sono più alti, sono direzionabili, hanno in genere un diffusore incorporato, non consumano la batteria della macchina, alcuni sono zoommabili. La maggiore altezza consente di ridurre l'effetto "luce frontale". La direzionabilità consente di puntare il flash su un oggetto riflettente, come ad esempio il soffitto, e ottenre una luce molto diffusa.

Diffusore incorporato (foto dal web)
Il diffusore incorporato è composto da due parti. Una è semitrasparente e quando estratta si posiziona direttamente sulla zona di emissione della luce. L'altra è bianca e si posiziona perpendicolarmente alla prima. Nelle mie prove con il diffusore semitrasparente (tenendo nascosto quello bianco) l'unico cambiamento che ho notato è una diminuzione della luce (quindi in questo caso è inutile). Il diffusore bianco serve a riflettere una parte della luce emessa quindi per usarlo su un soggetto frontale è necessario puntare il flash verso l'alto. La quantità di luce riflessa da questo foglietto bianco è sorprendente. Nella foto sotto, dove il flash è puntato verso il soffitto ma il foglietto bianco è estratto, sembra quasi che il flash sia puntato direttamente al soggetto. La differenza con la foto iniziale (quella del pop-up flash) sta solo nella presenza di ombre più basse e leggermente più chiare. In sostanza il diffusore incorporato (entrambi i due elementi), nel caso in esame, è inutile.
Flash vero verso il soffitto con diffusore incorporato

Il problema coi diffusori incorporati è che sono troppo piccoli e la sorgente luminosa rimane puntiforme rispetto al soggetto, creando ombre nette. Per risolvere questo problema è possibile utilizzare un diffusore più grande, che può essere un banale foglio di carta bianca tenuto a una certa distanza dal flash oppure qualcosa di più costoso. Esistono oggetti di tutti i tipi. Io ho comprato un diffusore gonfiabile da quattro euro:
Diffusore gonfiabile per flash
Il risultato è sicuramente migliore rispetto al diffusore incorporato: i contorni delle ombre sono meno marcati. Certo rimangono tutti gli altri problemi: il riflesso sul muro e la luce frontale piatta.
Flash con diffusore gonfiabile

Se non si usa un diffusore e si punta il flash verso il soffitto (che deve essere riflettente, preferibilmente bianco) si ottiene una luce molto diffusa. Finalmente uno scatto bello: gli intagli sul tamburo sono profondi, non ci sono ombre sul muro e le altre ombre sono soffici. Inoltre la luce non è frontale come nello scatto in luce naturale. Però lo scatto strobista continua a piacermi di più rispetto a questo, per i giochi di luce e ombra che si sono creati.
Flash verso il soffitto senza diffusore

Per rispondere alla domanda iniziale "ma serve?" si può quindi concludere che è possibile ottenere dei buoni risultati anche in luce naturale oppure con un flash puntato verso il soffitto, quando la luce o il soffitto siano disponibili. Per ottenere i risultati migliori, o se si vuole essere particolarmente creativi, lo strobismo è però indispensabile. La fotografia seguente non può essere ottenuta in luce naturale senza enormi difficoltà, e nemmeno usando un flash montato sulla macchina:
Esempio di uso creativo della luce (strobismo)
Continua...
In un prossimo post gli strumenti e la tecnica dello strobista dilettante.



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